Javad Tehranian
Il sottile del sottile del sottile: Realtà
3ème Millénaire n.87 – Traduzione della dr.ssa Luciana
Scalabrini
3m. Se m’interrogo
sulla realtà, risponderei che è quel che vivo. E’ certo per me che ciò che
vivo, istante dopo istante, è la realtà. Ora, le Tradizioni o le religioni
insegnano che l’illusione è al centro della mia vita. A qual punto allora la
mia vita è reale?
J.T. Per sapere a
che punto è reale la vita in questo mondo visibile, sensibile, abbiamo bisogno
di un criterio, o di una norma, che permetta di definire la realtà e il grado
di realtà della vita di tutti gli esseri esistenti.
Possiamo prendere per criterio quello che si basa sulla
Verità Assoluta, essendo la realtà di tutti gli esseri esistenti, e secondo
questo criterio definire la realtà e il grado di relatività della propria
realtà.
Tuttavia, la realtà della Verità Assoluta non può essere
colta da nessuna delle facoltà di percezione umana, che sono le cinque forze
corrispondenti ai sensi, la forza dell’immaginazione, la forza del pensiero,
quella dell’intelletto e quella del ricordo. L’essere umano è fatto in modo
che l’apprendimento umano è limitato a questa misura. La realtà della
Verità Assoluta è al di là delle
possibilità della comprensione
intellettuale, al di là di ogni limite, al di là delle parabole. Dei paragoni e
delle analogie. Essa non è perciò soggetta ad una evoluzione, una data forma, o
una interpretazione. Le nostre capacità di apprendimento non lo permettono, è
impossibile. Ma stiamo attenti che non siano un ostacolo, affinchè la più alta
verità faccia dono di saggezza all’intelletto.
Solo chi è cambiato può portare e far apparire ai sensi ciò
che esiste nell’altro mondo di più alta sottigliezza. Essendo la vera realtà ed
esistenza quelle della Verità Assoluta, questo mondo visibile non è che una
rappresentazione, una esposizione, un’apparenza e un’imitazione, un esempio del
mondo sublime. In altri termini, immaginazione (e non illusione). Riguardo alla
proprietà dell’esistenza reale, che è quella della più alta verità, questo
mondo sembra reale come le apparenze degli esseri nel sogno o allo specchio, esse non esistono in realtà,
ma in modo immaginario, in riflesso e in ombra.
L’illusione è ciò che
si crede falsamente essere esistente. E’ un errore di percezione. Ciò che si
vuol dire qui con immaginazione può essere definito con estensione, secondo il
significato scientifico come comprendente ogni stato e realtà d’esistenza che
appare alla mente come misterioso, allegorico, come figure che si muovono,
sebbene si debba ricorrere all’interpretazione per comprenderne il senso.
L’esistenza reale si trova esclusivamente nell’accettazione
della Realtà Assoluta. Ogni livello di esistenza è in sé un mondo celeste
sottile. Il più sottile, che è uno degli attributi senza fine della più alta
verità, è la modalità di manifestazione di tutti i possibili. E’ così che la
rivelazione discendente fa apparire gradualmente il meno sottile e il più
visibile.
La prima rivelazione ad essere discesa è il mondo di
saggezza (onniscienza). Poi è disceso il mondo delle anime, meno elevato di
quello della saggezza. L’apparenza visibile che vi si rivela è più completa e
meno sottile che quella del mondo dell’onniscienza. Più basso del mondo delle
anime, è disceso il mondo dell’esempio (il mondo dell’immaginazione al suo
livello assoluto è chiamato mondo dell’esempio), dove l’apparenza e la
visibilità degli esseri è più completa. E più basso del mondo dell’esempio, il
mondo sensibile e il mondo degli esseri è ancora più materializzato.
Poiché l’esistenza reale si trova esclusivamente nell’accettazione della Verità Assoluta, la
più sottile, l’esistenza in quest’ultimo mondo è figurativa, addizionale,
confidenziale e protettiva, sotto l’ombra dell’esistenza della Verità Assoluta.
Ciò vuol dire che l’ombra della realtà, l’essere di questo
mondo qui, che dipende dalla Verità Assoluta, è instabile per essenza; in altre
parole è immaginazione.
Al livello inferiore è la nostra esistenza in questo mondo
visibile; noi siamo quelli che immaginano. Siamo legati al mondo
dell’immaginazione ed è quello che chiamiamo mondo visibile, il mondo sensibile
e della natura umana.
Quello che si manifesta al più basso livello dei cieli è un
esempio, un’effigie, una replica, una figurazione o un’immagine del mondo
sublime e superiore. Così, ciò che esiste nel mondo visibile del sentimento è
un esempio degli esseri
dell’immaginazione, e ciò che c’è nel mondo dell’immaginazione è un esempio
degli esseri delle anime senza corpo, perciò più sottile del mondo precedente.
E quello che c’è nel mondo delle anime senza corpo è un esempio e un’effigie
del mondo dell’assoluta verità, il mondo della realtà. Così ciò che diventa
apparente è un’effigie del significato dei significati invisibili, e una fase
delle fasi dell’essenza della Verità Assoluta manifesta.
3m. Se si prende
come punto di riferimento la realtà assoluta, implica che ciascuno disponga in
qualche modo di un senso o di una intuizione fondamentale del livello
dell’assoluto?
J. T. Ogni essere,
secondo la misura del livello della sua esistenza, possiede quel senso, e
dunque la realizzazione della propria realtà paragonata alla realtà assoluta.
Per avere un’idea della chiarezza della verità assoluta a paragone degli altri
esseri esistenti, si può considerare la luce del sole come se fosse la Verità
Assoluta, la luce del sole sulla luna che rischiara la terra come l’anima
animale, il riflesso della luna su di un muro sulla terra come l’anima vegetale
e infine la luminosità del muro che si riflette su qualcosa d’altro come
l’anima minerale. O ancora, se si prende una fiamma pura come realtà assoluta e si fa girare questa fiamma,
si vede un cerchio luminoso che contiene in effetti un solo punto di fiamma
pura, il resto è solo immaginazione. Più un punto è vicino alla fiamma pura,
più è vicino al fuoco reale, più è lontano, più lo è dalla realtà. Si potrebbe
dire che la parte opposta alla fiamma pura
nel cerchio sarebbe la realtà dei minerali in confronto alla realtà
assoluta.
Vedendo questo, è possibile stabilire una scala di valori di
realtà dei cieli, dei mondi e di se stessi.
3m. Però c’è un
ostacolo alla comprensione di questa scala. L’ego non vede la realtà come è,
non vuole evolvere perché questo comporta per lui una perdita di potere, un
indebolimento…
J.T. L’essere umano
è la manifestazione dell’attributo della saggezza, in quanto corpo e anima,
visibile e invisibile, denso e sottile, luminoso e oscuro. Secondo la sua
purezza, le sue attitudini mentali, i suoi talenti, ciascuno è diverso. Sono
molti quelli che hanno l’apparenza umana ma non il suo senso. L’ego, lo stato
mentale legato alla stima di sé, e l’emozione, perturbazione causata da ogni
sorta di sentimento che straripa, possono creare confusione nell’ordine delle
attitudini mentali. In effetti l’ego spera sempre il meglio per lui stesso e
cerca sempre un beneficio. Pensa sempre
a ciò che è bene dal suo unico punto di vista, malgrado la sua ignoranza
di ciò che è realmente buono e benefico in sé. Considera anche che la sua
percezione della nozione del bene sia realmente il bene, mentre questo cambia
in funzione dei suoi interessi personali.
In questo mondo, gli
uomini devono stare molto attenti a non sbagliarsi pensando che ciò che vedono
sia vero. I sensi fanno degli errori, come tutte le facoltà di percezione
umane.
L’ego si mette dove ne ha voglia, anche se non è il momento.
Ci saranno sempre degli ego distinti, come ci sono diversità tra filosofie,
religioni e miti. Il talento, l’attitudine mentale, non consistono nel vincere,
nell’avere la meglio, nell’acquisire. Al contrario domandare aiuto, cercare
assistenza per educarsi e progredire faranno crescere i talenti e le attitudini
mentali che, se non sono educate e sviluppate, regrediscono.
Per evitare quelle diversità e quella confusione, e per
schiarirle, dovrebbe essere definito un criterio del bene. Non ci sono qualità
cattive in sé, ma certi non le usano nella misura giusta, come si conviene, ed
è giudicato come male.
Niente è cattivo nel
mondo. Ciò che è al suo posto è bene. Quando non è così, è visto come male.
Così, ciascuno deve mettere il suo ego al suo giusto posto,
lavorare senza posa, con perseveranza a ciò che vuole essere. Colui la cui
ambizione è di lavorare, di condurre la vita con prudenza, deve cominciare a
lasciare da parte tutto ciò che non ha niente a che fare col suo scopo. Deve
distruggere tutti gli ideali e gli oggetti d’adorazione e dirigersi in una sola
direzione, un solo scopo. Deve ottenere la pace e la tranquillità mentale,
liberarsi dall’attaccamento e passare molti anni a seguire l’insegnamento di un
uomo che ha ricevuto la conoscenza. Deve essere fermo nello sforzo e
nell’autodisciplina, fino a che, in un primo tempo il corpo non diventi pulito,
puro, in buona salute, pieno di forza ed equilibrato. La pratica degli esercizi
fisici e i movimenti di Kiyana ( pratica per l’unità del corpo e dello
spirito), un cibo naturale, biologico,
ben equilibrato è guadagnato onestamente, rendono lo specchio del corpo
trasparente. Questo può allora riflettere un’immagine in modo chiaro e puro che ciò che è in lui
può essere riconosciuto. Infine, con il lavoro dello sforzo, lo specchio del
cuore si purifica, diventa chiaro, s’illumina e riconosce le cose come sono
realmente. Questa è la dignità di quelli che hanno cambiato.
3m. Avete citato il
cibo. Questo termine può essere preso a diversi livelli, quello di cui il corpo
ha bisogno, ma anche quello di cui l’anima ha bisogno?
J.T. Come ogni
oggetto ha un’immagine e un’anima, lo stesso è per l’alimentazione umana. L’uomo
prende l’essenza (l’anima) da ciò che mangia e la parte migliore secondo la
purezza e la qualità del cibo. Quando questa è naturale e ben preparata, il
sistema digestivo umano separa il sottile dal grossolano. Gli alimenti sono
digeriti dallo stomaco in modo che il sottile sia separato dal grossolano. La
parte sottile, che è l’anima minerale passa nel fegato e viene digerita di
nuovo. Nel fegato, la parte migliore, la più sottile, è l’anima vegetale. Il
resto si trasforma in sangue, in bile nera, in linfa e in bile gialla. Questi
elementi corrispondono alle quattro qualità presenti in un’alimentazione
corretta, che si rapportano ai quattro elementi della natura, la terra,
l’acqua, l’aria e il fuoco. L’anima vegetale è assorbita dal cuore. Arrivando
al cuore, questa parte è digerita di nuovo, ma anche amplificata e si trasforma
in energia vitale. La parte più sottile che parte dal cuore, diventa l’anima
animale. Ciò che c’è è inviato agli organi grazie alle arterie e permette agli
organi e alle membra di prendere vita, di animarsi. La parte migliore
dell’anima animale, la più sottile, è presa dal cervello e digerita di nuovo.
La migliore diventa anima sensuale.
La maggioranza delle persone sono a livello dell’anima
sensuale. Quelli che acquisiscono conoscenza si sviluppano fino al livello
dell’anima intellettuale. Quelli che ricevono la vera conoscenza raggiungono
l'anima umana, la realtà di un essere umano perfetto e compiuto (colui che ha
cambiato). Questo essere umano ha la possibilità di condurre la sua vita in
modo giusto e di continuare al di là, nei mondi invisibili e più sottili.
Questo grazie al corpo sottile che ha formato con i suoi atti giusti e
trasferendo nell’esperienza la sua conoscenza.
Per quello c’è un cammino che gli permette di visitare quei
mondi sublimi mentre è ancora qui.
Tutti gli individui esistenti sono in un processo
progressivo di contemplazione fino al momento di giungere allo stato
dell’essere umano. Una volta realizzato questo stato, arrivano alla tappa
dell’ascensione.
L’essere umano è così in contemplazione fino al proprio
compimento e perfezione. Quando raggiunge quello, la tappa dell’ascensione
dell’essere umano è realizzata e il frutto dell’esistenza è giunto alla sua
perfezione.
Il compimento e il perfezionamento dell’essere umano sono
senza limiti. Non c’è termine a questo. Dipende da ciascuno, dalla sua abilità,
dai suoi talenti, dalle attitudini mentali accedere a una nuova realizzazione.
La gioia o il peso di
fronte al mondo che è al di là dipende dalla giustezza o no dei nostri atti in
questo mondo materiale. Se gli atti sono stati giusti e onesti, il mondo
immateriale si illumina e al contrario si oscura se gli atti sono stati
ingiusti. Quelli che trascendono il corpo e diventano tutta anima, fanno sì che
il corpo immateriale si illumini. Essi trovano il loro cammino verso la luce,
mentre chi è oscuro sta nell'oscurità. Dobbiamo diventare totalmente anima per
essere degni dell’anima delle anime ( il benamato), l’Assoluta Realtà.