Bernard Montaud –
Jean-Claude Duret
3ème Millénarie n. 77 – Traduzione della Dr.ssai Luciana Scalabrini
Incontro con
Bernard Montaud, fondatore della psicoanalisi corporale e Jean-Claude Duret,
psicoanalista corporale e creatore dell’ IFFC (istituto francese di
psicoanalisi corporale).
La psicoanalisi
corporale si articola perciò attorno a tre principi fondamentali:
-
la
riconciliazione col proprio passato;
-
il lapsus
corporale sul quale si appoggia la pratica;
-
infine
l’accompagnamento del vivente per rendere perenni gli effetti della
psicoanalisi nella vita quotidiana.
Maryline Huband: Secondo voi, perché oggi è così necessario agli uomini fare una ricerca interiore?
Questa evoluzione del modo di vivere, grazie al benessere esteriore, presenta due aspetti interessanti per gli psicanalisti che noi siamo. Prima di tutto è fondamentale occuparsi di quegli stati d’animo per avere una buona salute interiore. In secondo luogo, il benessere esteriore ha preso troppo spazio nelle preoccupazioni degli uomini, tanto che dimenticano l’utilità del nostro mondo interiore e la ricerca del senso della vita.
D: Che differenza fate tra la via spirituale (o cammino) che ha lo scopo di ricercare un senso che permetta di vivere più in armonia con se stessi, e psicoanalisi, che in fondo ha un po’ lo stesso scopo?
Credo che certe forme di psicoanalisi siano a volte sul punto di diventare vie spirituali-laiche. Ecco perché la psicoanalisi corporale include nel suo percorso globale un accompagnamento del vivente. Un seguire passo dopo passo concreto, che permette di giovarsi della conoscenza del proprio passato, per vivere meglio il presente.
La psicoanalisi corporale introduce la nozione di via spirituale. Così possiamo parlare di una ricerca intima fatta completamente nell’ordinario. L’accompagnamento proposto nel quadro della psicoanalisi corporale non appartiene ad alcuna religione o tradizione; è solo una ricerca approfondita del proprio passato, per utilizzarlo e vivere meglio il presente.
D: Voi che avete cominciato il vostro lavoro interiore con una psicoanalisi freudiana, potete dirci la novità della psicoanalisi corporale?
D: Potete parlarci di questi quatto frammenti?
Il
primo sembra contenere un messaggio che gli altri tre hanno il mandato di
ripetere, ognuno al suo momento, nelle diverse età dell’esistenza, un po’ come
un vaccino seguito dai richiami.
Abbiamo dunque
constatato che i traumatismi appaiono in periodi precisi della nostra esistenza
e che sono della stessa natura in tutti gli uomini. Così, per esempio, tutti i
traumatismi della prima infanzia avranno una costruzione simile, legata alla
scoperta di un “segreto familiare”, cioè di tutte le trattative di potere e di
seduzione, tutte le reti d’influenza, tutti i conflitti e gli amori inconsci,
che formano il tessuto di una famiglia attraverso la sua storia comune.
Nel traumatismo
dell’infanzia che ha luogo secondo il sesso, prima dei 12 anni (verso gli 8 anni in
generale), quello che si percepisce è il segreto dell’ambiguità sessuale.
Appartenendo al genere umano, il bambino imparerà perciò le modalità di provare
piacere, sempre accompagnato dal senso di colpa.
Ecco molto in breve la natura di ogni traumatismo. Tutto è largamente trattato nel libro Allô, mon
corps… ed. Edit’ As. Tengo a precisare che la
natura stessa del traumatismo, come lo osserviamo da tutti questi numerosi
anni, non è affatto legato a una buona o cattiva educazione, a un buon o
cattivo stato sociale; appartiene alla natura stessa dell’uomo, alla struttura
della sua personalità. Ogni uomo, ogni donna passa attraverso queste diverse
tappe che strutturano la sua personalità e contribuiscono al fatto
d’appartenere alla specie umana.
D: Che cosa
chiamate lapsus corporale?
J.C. Duret: Se la psicoanalisi classica si basa sulla espressione verbale, è attraverso il corpo che la psicoanalisi corporale invita ciascuno a rivisitare la sua storia personale. Da lapsus corporale a lapsus corporale che si concatenano, il corpo fugge dal mentale durante la seduta, come se questo corpo, che ha tante cose da dirci, si mettesse a “parlare” a esprimere avvenimenti e dolori del passato, fuori dal controllo della volontà e dell’intelligenza.
Questo corpo magnifico,
incapace di mentire, poco a poco rivela alla mente emozioni e immagini uscite
dall’inconscio attraverso sette strati di memoria. I lapsus conducono a un
vissuto corporale e psichico molto concreto dei quattro traumatismi del nostro
passato, attraverso un vero scenario, con un principio, uno svolgimento e una
fine.
D: Che cosa vi
permette oggi di affermare che ci sono quattro traumatismi? Perché non uno o
cinque?
B. Montand: Al
momento attuale della nostra ricerca siamo solo sicuri che ne esistono almeno quattro.
E’ quello che ci hanno mostrato tutti gli analizzati che abbiamo seguito per
più di una ventina d’anni.