3ème Millénarie n. 75 – Traduzione della Dr.ssa Luciana Scalabrini
Qualunque siano le nostre
origini, la società ci ha troncati, rattrappiti, ristretti in piccole cose
limitate e mortali chiamate esseri umani, separati, solitari, pieni di ogni
sorta di paure, racchiusi nella prigione dei nostri condizionamenti.
Immaginiamo tanti modi di sfuggirci: accanimento al lavoro, televisione,
shopping, sesso, droghe, spiritualità. Crediamo che la nostra prigione non abbia
porte, ma in effetti non ce ne sono meno di undici, aperte verso la libertà.
- Ho bisogno d’essere libero dal senso di colpa e da ogni sforzo
d’egoismo e di altri difetti.
Lo scopo essenziale, la passione dominante della mia vita adulta è
stata l’unione con la sua Sorgente. Però ho l’impressione di peggiorare anziché
di migliorarmi (infatti sono sempre più cosciente dei mezzi che impiega l’ego
segretamente per sopravvivere ed espandersi). Comunque sono sempre più
costernato per la bassezza di Harding. La sua salvezza non sarà facile. Gli ci
vorrà più che un semplice salvataggio.
- Mi sono state date undici corde di sicurezza, undici vie di
liberazione distinte, ognuna delle quali sarebbe sufficiente a condurmi in un
luogo sicuro.
Perché tali sono la bontà, la generosità debordante, il senso
dell’humor, la sollecitudine, la perfetta conoscenza delle mia Sorgente al
Centro. E’ impossibile esagerare la forza combinata delle Undici. Scopro, con
un mio grande stupore che già:
1) Io sono infinto
Quando indico col dito a partire dal quale io guardo, vedo che questo
si stende all’infinito, in tutte le direzioni – verso l’alto e verso il basso,
a destra e a sinistra, in avanti e all’indietro – e sempre anche vivendo. Che stupore realizzare che sono così
grande, così “esploso” senza mai rilevarlo, ancora meno comprendere il senso e
il valore di questa “infinitudine”.
(Guardate da ciò che il vostro indice indica realmente quando
indica ciò che è al di sopra delle vostre spalle, e vedrete esattamente ciò che
voglio dire).
Essere l’Esplosione superbenevola e subnuclare continua sarebbe già
stata una liberazione largamente sufficiente. Ma, per buona misura, ci sono
almeno altre dieci porte che attendono ognuna con impazienza di essere aperte a
loro volta.
2) Io sono puro
“Se i vostri peccati sono come lo scarlatto, essi diventeranno bianchi
come la neve. Se sono rossi come il vermiglio, diventeranno come la lana”. Così
canta il profeta Isaia nell’Antico Testamento. Il perdono dei peccati è
sicuramente uno dei beni essenziali del Nuovo Testamento, il suo soggetto
principale. Nel suo libro “Coscienza intuitiva” Ajahn Sumedo, che è alla testa
del Buddismo Theravada nel Regno
Unito scrive: “La coscienza è già pura. Non avete bisogno di purificarla. Non
avete bisogno di fare alcunché. La nostra vera natura è pura. Quando cominciamo
a realizzare questo, ad apprezzarlo e a dare prova di fiducia, vediamo che è
vero. Non è una teoria, non è una cosa astratta, non è un’idea, è la realtà…
Voi siete sempre stati puri”
Personalmente, mi basta far girare la mia attenzione a 180 gradi e
guardare Colui Che guarda, per vedere
che è assolutamente non-contaminato e non-contaminabile.
3) Io sono libero
Spontaneo, imprevedibile, in libertà. Non so, nessuno lo sa – ciò che
farò l’istante che segue. Di più, ci sono segni evidenti di creature d’ogni
specie che sono libere come me, che lo sappiano o no.
Per esempio, osservo il volo a zig-zag della farfalla che va di fiore
in fiore, il va e vieni bizzarro della mosca, in picchiata, sui vetri della finestra
o sulla tavola, i gesti inopinati di questa mano
che vi fa segno di benvenuto o di addio. Dio sa che buona idea o quale
sciocchezza sta per uscire dalla penna che tengo. Mi correggo: “ Lui non lo
sa!Se lo sapesse,mi avrebbe legato mani e piedi, avrebbe trasformato lo spirito
libero che io sono in un robot, un’automa cibernetico molto inferiore ad una
mosca. “Voi saprete la verità e la verità vi libererà” dice Gesù di Nazareth, e
il Tao The King – questo classico
cinese – attribuisce al saggio risvegliato la spontaneità di un neonato.
Ma, a parte alcuni segnali della libertà di questo genere, tutte le
grandi religioni, ciascuna a suo modo, insegnano che la vera pietà è la
sottomissione alla volontà onnipotente di Dio. Se gli schiavi e i loro padroni hanno
una religione, è quella, è proprio quella! Non meraviglia che le nostre chiese
siano vuote! Per essere franchi, Dio ha cambiato parere. Invece di circondarsi
di servi, cerca degli amici, degli amici sinceri che hanno scelto liberamente
questa superba relazione.
4) Io sono
Sono certo di questo. Che è di più, è la sola cosa di cui sono
assolutamente certo. E’ la Realtà Risvegliata. Tutto il resto è forse un sogno.
Non ho solo il diritto inalienabile di dire IO SONO, ma sono obbligato
ad affermarlo senza posa. Sono fatto così. Quando la Realtà mi è servita, è il
Menu.
Dieci, venti, cento volte al giorno mi dico: IO SONO, IO SONO solo, IO
SONO triste. IO SONO felice oggi, grazie tanto. IO SONO inquieto. IO SONO molto
occupato in questo momento. E così via, continuamente. IO SONO nato così. E’
una meraviglia. E’ la mia guarigione e la mia pienezza, la mia deificazione, a
dispetto della mia “Hardinginitudine”. Oppure, IO SONO in procinto di
aggrovigliare la testa in basso nella mia piccola pozza di ombre d’ESSERE
privata? NO! La verità evidente e stupefacente è che io non posso essere senza
essere l’ESSERE STESSO.
5) Io sono qui
Quando dico che qualcosa è situato qui, cosa significa? E’
vicino, è accessibile, è intimo? Quando descrivo qualcosa come questo qualcosa,
quali sono i suoi limiti? Dove questa casa comincia e dove finisce?
Dipende. Nello stesso momento posso parlare di questo polmone, questo
paese, questo gruppo di galassie. Infatti il mio questo e il mio qui sono senza limiti nella loro
immensità e la loro piccolezze. Io sono infinitamente elastico. E prendo sul
serio questo fatto. Mi faccio la domanda: Chi è Quello Che può dilatarsi e
restringersi a suo piacimento così facilmente e naturalmente? Qual è la vera
verità di questo creatore di miracoli? Realizza che solo l’Uno che è la mia
Sorgente e il mio Centro corrisponde a questa definizione. E non è un’idea da
meditare di tanto in tanto: è un’esperienza da vivere lungo tutta la mia
esistenza.
6 Io sono ora
Ugualmente, quando dico che un fatto si avvera ora, cosa
significa? Quanto dura il momento
presente, se si può parlare di durata? Di nuovo, dipende. Mi sento
parlare così allegramente di questo chiarore, questa settimana, questo
decennio, questo millennio. La verità è che contengo il tempo che mi è
necessario di volta in volta. E il paradiso è che contengo il tempo, lo
adopero, e posso riprendere per me con entusiasmo le parole di Wittgenstein: “
la morte non è un avvenimento nella vita; non viviamo per fare l’esperienza
della morte… la nostra vita non ha fine, come il nostro campo visivo non ha
limiti…”
Riassumendo: sono la coscienza che osserva che lei non ha né inizio, né
fine, né interruzione e io non morrò mai.
7 Io sono autocreato
Ecco la grande porta, la porta chiave, la più importante delle Undici.
Tutte le altre sono secondarie, necessarie, certo, ma in dipendenza della
Sorgente. Ecco il riassunto della storia terrena dell’UNO che compie
l’”impossibile” cioè che, senza nessun aiuto e nessuna ragione, Egli si crea da
solo prima di essere, perfino prima che non ci sia Niente.
a) Nel dicembre del 1945, un vaso di terra
contenente 13 libri gnostici rilegati n cuoio fu scoperto per caso in Alto
Egitto. Questi libri contenevano 52 testi”segreti” scritti in Copto. Senza
dubbio erano stati sepolti 15 secoli fa dai monaci di un monastero vicino per
paura che la Chiesa Cattolica li scoprisse. In questi testi “eretici” se ne
trovava uno attribuito ai Gnostici Barbelo. Onore e lode al loro maestro anonimo che,
solo qualche decennio dopo la crocifissione di Gesù, fu il primo a parlare di
Colui che si autogenera.
Molti testi gnostici ulteriori ( uno Gnostico è letteralmente colui che
sa) dicono la stessa
cosa. Per esempio: il Vangelo degli
Egiziani: “Il tuo grande nome è su mi me. Oh Tu, Autocreato, che non è fuori di
me” Benché, per la maggior parte cristiani, furono praticamente sterminati dai
cattolici molto prima del 500 d.C.
b) Circa 800 anno d.C. alla corte
dell’imperatore Carlo Magno, il filosofo irlandese John Scott Erigene insegnava
che non è ciò che Dio è che è
importante, ma che Egli sia.
c) Il celebre filosofo tedesco Leibniz (1646
–1716) con la sua dottrina delle Monadi, era dello steso avvio.
d) Nel 1935 un altro filosofo tedesco, Martin
Heidegger, scriveva: “ Perché c’è qualche cosa piuttosto che niente?
Evidentemente è la prima di tutte le domande… Ognuno di noi è toccato almeno
una volta, forse più di una, dalla potenza di questa domanda, anche se non è
cosciente di ciò che succede. E parla poi del Fondamento dell’Essere che
suscita questa domanda essenziale. (in Introduzione alla Metafisica)
e) Nello stesso momento all’incirca, Ludwing
Wittgenstein, il filosofo austriaco che ho già citato, scriveva che non è Ciò
che è l’universo che è mistico, ma il fatto che esiste. Nel corso dell’ultimo
mezzo secolo, ho condiviso con molte persone la meraviglia dell’auto-creazione
dell’Essere. Almeno qualche centinaio. Niente di strano in questo! Questo fa
parte della realizzazione essenziale che si verifica oggi nei posti più
impensati. Ed è causa di gioia immensa in un mondo che manca terribilmente di
gioia. E’ anche fine, cioè il mio scopo e la mia cessazione, la mia sparizione
deliberata in vostro favore.
8 Io sono inconoscibile
Qual è degno d’adorazione, il Dio Roccia-solida che deve per
forza essere, o il Dio-oceanico auto-creeato che non è obbligato a
essere? Lontano da inquietarlo, il fatto che Egli ignora completamente come
Egli si produca da solo è una benedizione celeste da condividere con i suoi
amici. Svelare i segreto dell’Auto-Creazione sarebbe spogliarlo di tutto il suo
fascino, di tutta la sua potenza. Questo ci sprofonderebbe, la testa per prima,
in un inferno di noia eterna.
9 Io sono tutti quelli che vedono
A partire da cosa lo scorpione, l’octopus, lo scimpanzé, il ragazzino
guardano secondo la loro esperienza personale? Certamente non a partire da un
un viso di scorpione o da un viso di
octopus (se ne ha uno) o dal viso di uno scimpanzé o dal mio proprio viso di
bambino o di adulto. Tutte le creature che vedono guardano a partire dal
Solo e Stesso Spazio Vuoto. Non spazio vuoto – per – il – vuoto, ma spazio
vuoto – per – riempirsi, spazio di accoglienza per gli altri visi.
Questa capacità primordiale – abnegazione totale – è il brillante e
affascinante Viso Originale di cui parla il Buddismo Zen.
10 Io sono tutti gli esseri sensibili
Non posso allora essere uno con il sordo, il cieco, ogni creatura che
soffre di un handicap? Certo che si. Nessun essere sensibile può essere senza
essere me, senza essere l’Essere Stesso. Infatti è impossibile sopravvalutare
la potenza cumulativa di questo sistema d’evasione universale a undici
porte?
Considerate l’immenso potere nascosto della domanda: “Come si fanno la
struttura ordinata e il buon andamento dell’universo?”.
Esattamente, qual è il più desiderabile dei poteri, quello che ha la
portata più considerevole, e che inoltre ci è regalato? E’ molto semplicemente
il potere di prendere, di assorbire e di alleviare la sofferenza di tutti gli
esseri sensibili.
11 Io sono voi
Ciò che guardo è il mio problema e Ciò a partire da cosa
guardo è la sua soluzione. E (paradosso dei paradossi) la vera soluzione è che Voi
come tutti gli altri, e certamente non me-stesso, siete la mia Guarigione,
l’Antidoto contro il mio ego-centrismo inveterato. Qui al Centro, Io sono Voi!
All’inizio vi ho promesso undici porte per uscire dalla prigione del
nostro condizionamento: ho mantenuto la mia promessa.
Allora,spieghiamo le vele!