Michel Joseph
L'angelo e il
doppio: immagini e contro-immagini
L'immaginario ingenuo tradizionale potrebbe facilmente farci
credere che quando si parla "dell'angelo e del doppio" si metta
l'uomo sulla bilancia tra qualcosa di diabolico, da una parte, e qualcosa d’angelico,
dall'altra. Ciò che è umano è il soggetto della libertà; è l'uomo che alla fine
deve decidere e sarebbe errato affermare che lo debba fare l'angelo.
Quando esprimiamo qualcosa che proviene dal doppio, l'Io si tira indietro. Non accade lo stesso quando si tratta
dell'angelo. Al contrario, l'angelo, ai nostri giorni, si avvicina solo quando
l'essere umano riesce ad intensificare la sua coscienza, la sua individualità a
livello spirituale. Si tratta di coltivare individualmente la visione di quello
che oggi viviamo, della situazione attuale che
l'umanità vive con le guerre, le crisi, le grandi decisioni geopolitiche da
prendere, etc. Di coltivare anche la visione di ciò che viviamo
quotidianamente, per esempio delle difficoltà nell'incontro con l'altro. Queste
difficoltà sono tutte caratteristiche della nostra epoca. Rudolf Steiner ha
parlato, a diverse riprese, di questo fine secolo e di tutto ciò in cui
l'umanità si sarebbe trovata immersa: delle forze opposte che si affrontano,
quelle forze che passano attraverso di noi. In questo periodo siamo come in un
vortice di forze. Una volta l'umanità disponeva di criteri ben chiari, grazie
all'educazione, alla religione, alla tradizione, etc., ma tutto questo oggi è
scomparso. Passiamo da una crisi morale ad una crisi culturale e così via. E'
uno degli aspetti di questo vortice e fatichiamo a ravvisare quali saranno gli
impulsi del futuro.
Sempre più sperimentiamo che un bene può travestirsi da male
e un male da bene! Tutto quel che riguarda le manipolazioni biologiche,
informatiche, ecc., ha qualcosa di affascinante:
aumento della comodità, per esempio, o della potenza. Ma
presenta, d'altra parte, un aspetto molto pericoloso: la mappa genetica che
ognuno avrebbe dalla sua vita embrionale, quello che permetterebbe di prevedere
già il percorso scolastico e professionale di ciascun individuo. Un'eugenetica
di un nuovo tipo! Questo farebbe sì che alcuni esseri siano destinati ad essere esecutori, altri ad essere dirigenti, e lo stesso
accadrebbe per quel che riguarda i poveri e i ricchi, etc.
La situazione attuale richiede una lucidità ancora più grande riguardo a tutti questi fenomeni e alla nostra
individualità.
Dietro la questione del doppio e dell'angelo si pone la
domanda "chi sono io?" Qual è la missione di ogni
individuo? Parlare del doppio e dell'angelo significa parlare del nostro agire
più quotidiano, sociale.
Noi tutti siamo presi in una corrente che viene dal passato
(la saggezza) e in una che viene dal futuro (l'amore).
Saggezza Amore
Passato Futuro
Libertà
Presente
L'amore dovrebbe agire a partire dalla saggezza. La saggezza
è l'intelligenza che l'uomo ha sviluppato, ivi compresa quella dei computer,
l'intelligenza artificiale. La saggezza, un tempo divina, si è individualizzata
chiudendosi nei cervelli umani e in tutti gli oggetti che l'uomo ha elaborato e
costruito. Questi oggetti sono altrettanti riflessi della saggezza originaria. Quando quest'intelligenza si è distaccata dagli esseri
divini, c'è stata la possibilità di farne un mezzo di potere - e questo è
avvenuto nella maggior parte delle scoperte e delle realizzazioni tecnologiche.
Viviamo di questa corrente la fase terminale, fase di massimo irrigidimento.
L'altra corrente viene dal futuro, è il principio dell'amore che si rivela
ovunque, anche negli animali, nei quali si manifesta come istinto. Questa
seconda corrente è solo agli inizi poiché l'amore istintivo comincia proprio
negli uomini ad elevarsi al di sopra dell'egoismo, dei semplici legami di
sangue, per tendere sempre più verso l'amore spiritualizzato. Alla fine la
Terra intera diventerà un cosmo d'amore.
L'uomo ha la missione di portare questi due principi su un
piano cosciente, e anche su uno super- cosciente. Non
sono solo il pensiero e l'amore che possono condurvi, c'è bisogno anche della
volontà, della libertà, per far sì che i due principi si fecondino
reciprocamente.
Gli uomini formano una gerarchia fra le gerarchie di tutti
gli esseri spirituali: la decima. E' la gerarchia della libertà. L'uomo ha il
compito d'introdurre nel cosmo un principio che prima non c'era. E' ciò che
accade in grande per tutta l'evoluzione e lo stesso accade anche in piccolo in
ognuna delle nostre vite quotidiane.
L'incontro tra i due principi si situa nella settima arte.
Bisogna prendere coscienza di questo limite. La vera settima arte non è il
cinema ma l'arte sociale. Il cinema non ne è che una
grossolana caricatura. Questa settima arte, l'arte sociale, contiene in sé tutte le altri arti. Solo qualche genio del cinema come Tarkovskj, Bunuel, Bergman hanno avvicinato per ora
il cinema alla realtà della settima arte.
Il problema del doppio rappresenta ciò che viene dal passato
ma che si manifesta nel presente. Il problema dell'angelo è ciò che viene dal
futuro e che si manifesta, anch'esso, nel presente. Il terzo aspetto è
l'incontro: farsi un'immagine reale dell'uomo, dell'altro.
Saggezza Amore
Doppio Angelo
Istituzioni sociali Comunità
Arti plastiche Poesia / Euritmia / Arte Sociale
Libertà
Immagine reale dell'uomo
Imprese
Musica
Il nostro passato può continuare, e questo è il conformismo;
tutte le nostre istituzioni attuali provengono dal passato (tribunali, etc.).
Si veda ad esempio l'abbigliamento nei tribunali! Tutti i fenomeni della vita
giuridica sono come fantasmi del passato romano. Nelle istituzioni culturali e
nei luoghi di culto vediamo agire qualcosa di ancora più antico, che proviene
dalle antiche teocrazie, dall'Egitto, da Babilonia, dall'Eufrate, regioni nelle
quali, non a caso, oggi accadono fatti gravi. In quelle epoche lontane (da 3.000
a 5.000 anni fa) fu istituito sulla Terra un ordine strettamente gerarchico,
riflesso dell'ordine divino con le sue gerarchie spirituali. Per esempio, la
struttura della Chiesa con i suoi differenti gradi è ancora oggi
costruita ad immagine delle nove gerarchie celesti, che vanno dagli
Angeli ai Serafini. Quell'antico ordine gerarchico oggi non è più
giustificabile. Si è svuotato della sua realtà, è divenuto un fantasma. Lo
stesso fenomeno di svuotamento si ritrova in tutto ciò che è scolastico e
universitario. L'immagine dell'uomo è infatti cambiata
ovunque. La sostanza spirituale che è stato possibile
trasmettere in passato non può più essere trasmessa oggi, ed è per questo che è
diventato tutto così difficile da vivere, a causa dei doppi, dei fantasmi del
passato.
Una banca va decisamente verso il
futuro, orienta i talenti verso i luoghi in cui ce n'è bisogno. Il denaro ha
questa proprietà. Quando un inventore vuole realizzare
un progetto, farà appello ad esperti finanziari. E' questo l'aspetto innovatore
della banca. Ma ci sono anche aspetti negativi: la
proprietà e tutto ciò che la riguarda come l'eredità e il profitto! Laddove
l'economia si mette al servizio del profitto personale non va verso la sua
missione, poiché la sua missione consiste nel far circolare i necessari e
diversi talenti fra Nord e Sud e fra Est e Ovest, fra tutti gli individui della
Terra.
L'egoismo che vi si oppone è nato dalla paura di fallire e
dal desiderio di potere. L'umanità è in qualche modo
prigioniera del suo passato: paura, violenza, volontà di potere. Come
trasformare quello che proviene dal passato in modo che incontri gli impulsi
provenienti dal futuro? Attraverso la spiritualizzazione
dei rapporti umani. Questa è la missione dell'arte sociale: creare le
istituzioni sociali del futuro.
L'angelo, che è il nostro essere del futuro, non può agire
al posto nostro. Più ci sviluppiamo, più prendiamo le cose su noi stessi, più
l'angelo può essere liberato per altri compiti. Vedete come il bambino è
protetto in tutte le situazioni; è l'angelo custode che, in realtà, agisce. Ma questa non è che una delle sue missioni. L'angelo è anche
la prefigurazione dell'avvenire, è l'immagine di quello che noi saremo in
futuro. L'essere umano non può ancora essere cosciente di tutte le parti del
suo essere. Nella misura in cui lo spirito dell'uomo non è ancora realizzato,
egli è insomma ancora come un bambino. E' per questo che
il nostro essere superiore, portato da un'entità superiore, ci aiuta a divenire
ciò che noi siamo nello spirito. Nel momento in cui l'uomo può cominciare a
prendere certe cose su se stesso lo vediamo dall'età di 9 anni e verso la pubertà,
poi con la maggiore età il suo rapporto con l'angelo
si modifica. E a partire dai 18-20 anni, l'uomo si
allontana spesso completamente dall'angelo. I geni, i poeti sono quelli che
custodiscono ancora in loro la magia dell'infanzia, l'aura dell'angelo. Rainer Maria Rilke, Henry Miller, Hemingway descrivono
molto bene i due aspetti del doppio e dell'angelo. Le
letterature americana e russa, occidentale e orientale, hanno una
sensibilità del tutto diversa riguardo a questo argomento. Si vedano, per
esempio, le enormi differenze tra un Dostojevski e un
Miller! Eppure l'argomento è
lo stesso: l'angelo e il doppio.
Quando l'uomo prende una parte del bagaglio karmico sulle sue spalle, l'angelo viene
liberato e può così evolversi per divenire portatore di comunità (che bisogna
distinguere bene dalle istituzioni). La comunità naturale è la famiglia. Qui
parliamo invece delle comunità del futuro che riguardano
il corpo, l'anima e lo spirito. Negli anni 1965-70 è stata fatta una ricerca in
questo senso, ma quasi tutto è rimasto allo stato di abbozzo
caricaturale. Parliamo di comunità in cui gli uomini possono preparare qualcosa
insieme: ospedale, fattoria, scuola, etc. E' questa possibilità di sostenere un
progetto sociale in comune che permette di trasformare la realtà. Questa
trasformazione può avvenire solo se passato e futuro si incontrano
e fanno nascere l'amore. Quando una simile comunità si
crea, si forma un essere spirituale. Tutto ciò che facciamo, tutte le nostre
azioni determinano conseguenze (come un sasso che venga
gettato nell'acqua). Noi di solito vediamo solo il primo e il secondo cerchio
di queste conseguenze, ma non arriviamo a vedere le conseguenze delle
conseguenze.
L'albero che abbiamo sradicato può essere la causa fra 100,
1000 anni, di qualcosa del tutto inaspettato, forse un deserto, o
qualcos'altro. Qualsiasi azione, anche se sfugge alla nostra coscienza,
continua a vivere. Dobbiamo mettere il sonno in relazione con questo fenomeno,
poiché le azioni della giornata precedente sono portate ed elaborate nel mondo
del sonno, in altre parole nel mondo spirituale. Non siamo lì con il nostro
corpo, e non siamo coscienti. Tutt'al più una coscienza - già molto ridotta - si presenta con lo stato di sogno. Abbiamo
due categorie di sogni: quelli dell'addormentarsi e quelli del risveglio. I
primi hanno ancora a che fare con l'esistenza diurna, con le esperienze della
giornata. I sogni del risveglio sono invece come una
proiezione di ciò che abbiamo vissuto nel mondo spirituale durante il sonno. I
sogni del sonno iniziale sono l'elaborazione di quello che abbiamo
vissuto durante la giornata, mentre i sogni della fase finale sono la
conseguenza del fatto che il sonno ci porta in tutte le nostre precedenti
incarnazioni, facendoci uscire dal tempo e dallo spazio. Nel sonno c'è
l'incontro tra tenebre e luce: noi portiamo le tenebre della vita quotidiana
nella luce del mondo spirituale. L'incontro dell'oscurità con la luce fa
apparire il colore. Per questo l'arte della pittura è in rapporto con il sonno.
La pittura è l'arte che assicura la transizione tra passato e presente, la
musica invece tra presente e futuro. Le arti del futuro sono la poesia e le
arti del movimento, e di là da esse c'è l'arte
sociale, l'architettura sociale. L'archetipo umano è la forma dell'arte
sociale.
La domanda essenziale dell'arte sociale è la seguente: in
che modo trasformare ciò che ci attira verso il passato, verso il doppio, per
portarlo verso il futuro, verso l'angelo? Rudolf Steiner parla del doppio in
diversi modi. Lo chiama il piccolo guardiano della soglia, e questo è l'aspetto
esoterico della questione. In altre occasioni (2) parla dell'enigma del doppio
e della medicina geografica. Non esiste un solo doppio, ne abbiamo
ben sette perché abbiamo anche i doppi collettivi. Uno dei nostri doppi vuole
condurci verso l'alto, ci vuole strappare dalla Terra: è il doppio luciferico; altri ci vogliono incatenare alle profondità,
sono i doppi arimanici, mefistofelici. Per quel che
riguarda l'aspetto mefistofelico, al momento della nascita, l'Io si lega al corpo, ma vi si lega anche un essere arimanico. Quando concludiamo una
vita terrestre abbiamo fatto qualcosa, ma molti problemi restano irrisolti.
Tutto quello che non abbiamo assunto (bugie, mancanze di impegno
nelle circostanze della vita, etc…) nutre il doppio, lo rafforza. Alla fine
dell'esistenza lasciamo il corpo fisico e in un primo momento ci aspetta tutto
un lavoro di purificazione astrale. Dopo il
kamaloka (purgatorio), che dura un terzo della
vita terrestre, depositiamo nella sfera lunare tutto ciò che non abbiamo
trasformato. E' come lasciare una valigia al deposito bagagli! Questa parte non
trasformata resta lì e quando torneremo nella sfera lunare, prima di
reincarnarci, recupereremo questo "bagaglio". E' questo vecchio
guscio che permette all'essere arimanico di unirsi a
noi. Questo ha una grande importanza dal punto di vista medico; poiché gran
parte della malattie psichiche sono contenute in
questo doppio.
Si sa che i Vichinghi e gli Irlandesi conoscevano bene
l'America molto prima della sua "scoperta" da parte di Cristoforo
Colombo, ma non bisognava parlarne poiché l'uomo non era ancora pronto ad
affrontare questa realtà. I viaggi che si facevano a quell'epoca erano viaggi
iniziatici, per sperimentare le forze telluriche del continente americano del
tutto diverse da quelle europee (solo per fare un esempio, le montagne in
America vanno per lo più da nord a sud, mentre in Europa vanno da ovest a est). La cosa più esteriore che possiamo constatare è che in America c'è un ritmo diverso. Il doppio
ne viene rafforzato. E' per questo
che i romanzieri americani parlano molto del doppio, esso è sempre
presente nella letteratura americana.
I viaggi degli iniziati celtici e nordici avevano lo scopo
di visualizzare il doppio e di trovarvi quindi un rimedio. Ne
abbiamo testimonianze. Gli Indiani associavano l'uomo bianco alla figura
del guaritore. E' questo l'aspetto geografico del doppio. Così come le nostre
facoltà si sviluppano tramite tutti gli incontri che abbiamo fatto, esiste un legame geografico tra ciò che è più spirituale in
noi e la Terra; per il doppio è la stessa cosa: ci sono luoghi dove il doppio
si manifesta di più, in particolar modo in America e verso il polo magnetico.
E' l'incontro con se stessi, con il guardiano
della soglia.
La funzione del guardiano è quella di impedirci di avere
troppo velocemente la visione del mondo spirituale, che potrebbe rivelarsi
insostenibile e condurci alla follia. Il ruolo del
guardiano della soglia è quello di impedirci di
penetrare troppo presto in quel mondo spirituale. Dal momento in cui cominciamo
a meditare, a fare esercizi, potrebbero cominciare ad apparire immagini:
mostri, draghi, etc. Sono aspetti di noi stessi, è il piccolo guardiano della
soglia. E' spaventoso poiché tutto ciò che portiamo di ancora non evoluto in
noi è là. E il guardiano ci dice: "potrai fare
passi avanti solo quando ti trasformerai". Allora apparirà il secondo
guardiano, il grande guardiano della soglia, l'essere
luminoso, l'angelo.
Per ogni azione che compiamo, creiamo esseri elementari che
rinchiudiamo nel mondo. Le fiabe parlano costantemente di queste realtà.
L'immagine sociale attuale con tutte le sue sofferenze è
anche l'immagine di noi stessi poiché siamo noi che abbiamo imprigionato
qualcosa nel mondo per il solo fatto che non ci siamo assunti tutte le nostre
azioni in passato. Come trasformare questo essere del doppio?
La prima cosa da fare è la sincerità nelle azioni, nelle
parole e nei pensieri.
Attualmente tutta l'umanità attraversa l'esperienza del passaggio della
soglia, e questo spiega lo spettacolo del mondo cui assistiamo. C'è un aspetto
individuale e uno collettivo in questo passaggio della
soglia. Possiamo dunque provare molte cose, fare l'esperienza della paura,
della solitudine, dell'isolamento: che posso fare? E' l'esperienza del vuoto,
del nulla: "Io sono il nulla" dice Mefistofele.
"Nel tuo nulla io voglio trovare il tutto" replica Faust. E poi c'è il concetto goethiano del "muori e divieni". Assumere se
stessi di fronte a sé e all'universo è un atto individuale che può venire
soltanto da ognuno di noi. Presuppone la morte dell'io inferiore, dell'ego, e la
nascita e lo sviluppo del vero Io, del Sé Spirituale. Tale atto non ha niente a
che vedere con un atto di tutti i giorni, ripetitivo.
L'amore ci permette di percepire in una persona qualcosa che
gli altri non percepiscono. Questo però si offusca nella vita in comune, nella
quotidianità. Percepiamo allora il doppio dell'altra persona, e ciò a partire
dal nostro stesso doppio. Il doppio vive nel dualismo testa-volontà, si tratta
di una polarità che esclude l'incontro, il centro.
Il doppio agisce geograficamente. In ogni regione del mondo
presenta ed elabora contro-immagini specifiche:
- Ad Ovest, la meccanizzazione
dello spirito; l'intelligenza artificiale va in questa direzione, essa farebbe
di noi altrettanti robot spirituali.
- Ad Est, l'animalizzazione del
corpo, ovvero la discesa, la caduta più in basso dell'animale. E' quello che è
accaduto con il bolscevismo: il pensiero sarebbe un'emanazione del corpo.
L'eugenetica occulta, la manipolazione genetica vanno
in questa direzione.
- In Europa, la vegetalizzazione
dell'anima umana. Intorpidimento, passività (telespettatori che non reagiscono
davanti alle scene più brutali, sadiche, etc.). L'Io scompare, si addormenta,
si dissolve nel nulla.
Queste sono le tre contro-immagini
della soglia. Spetta a noi essere attenti e lucidi di fronte a queste
contro-immagini. Possiamo contrastarle realmente solo lavorando con l'angelo,
elaborando con lui le tre immagini autentiche della soglia, le tre missioni:
- La coscienza dev'essere planetaria, ecologica, umanitaria.
Devo sviluppare qualcosa perché diminuiscano le ineguaglianze e le ingiustizie.
Siamo tutti abitanti dello stesso pianeta: in quanto
tali abbiamo la missione di sviluppare un'economia
fraterna, e questa è la missione dell'Ovest.
- La missione dell'Est è quella di sviluppare una pneumatosofia, una scienza dello spirito.
- Bisogna sviluppare in noi il livello dell'angelo. Ogni
incontro umano sarà come un sacramento; è la nuova religiosità, tutte le azioni
professionali possono divenire atti terapeutici. Questa può essere la missione
dell'Europa.
Ecco le tre missioni che l'angelo ci aiuta a realizzare, ma
per questo bisogna che gli uomini gli diano il nutrimento necessario alla
trasformazione; è il lavoro della notte, del sonno. Questo lavoro sarà possibile
solo se il "nutrimento" sarà "digeribile", se le azioni e i
pensieri saranno stati sufficientemente purificati dal loro egoismo e dal loro
materialismo.
NOTE
(1) - Michel Joseph,
nato
a Parigi nel 1943, si occupa di Antroposofia da
quando aveva 18 anni.
E' conferenziere e autore di alcuni
libri ed è stato a lungo insegnante presso la scuola Waldorf
di Chatou. Ha fondato e dirige la rivista Tournant e con la moglie Suzanne Vàsàrhelyi tiene, in diversi paesi, tra cui l'Italia,
seminari di biografia, di astrosofia
e di Arte Sociale. Quest'articolo è stato pubblicato sul n° 71 di Tournant, ottobre 1998.
(2) - Rudolf Steiner,
"Il mistero del doppio", Editrice
Antroposofica, Milano 1996, conferenza del 16
novembre 1917.
Clicca qui per compilare la scheda per l'ordine di
acquisto!
Articolo tratto dal numero 14 di Kairos
articolo tratto da Kairos
Progetto Rudolf Steiner.it
www.rudolfsteiner.it
I Indice degli Articoli I Home I