Androgino
Ultimo aggiornamento mercoledì 14 aprile 2009
60. O figlio di Kunti, gli impetuosi sensi trascinano la mente dell' aspirante accorto malgrado gli sforzi.
61. Avendoli però padroneggiati, deve solo occuparsi di Me, perchè quando i sensi sono dominati l' intelletto è disponibile.
62. Quando si porta l'attenzione agli oggetti dei sensi nasce un attaccamento. Dall' attaccamento emerge il desiderio e dal desiderio l' irascibilità.
63. Dall' irascibilità procede lo smarrimento, dallo smarrimento la perdita della memoria, dalla perdita della memoria l' indebolibento della ragione
e l'uomo privo di ragione corre verso la sua rovina (Bhagavad Gita - cap. II)
Questa pagina era nata con l'intento di pubblicare il glossario per tema contenuto in un volume pubblicato nel 1998, come si evince di seguito. Adesso riportiamo delle perle di saggezza raccolte in un taccuino di viaggio dove si appuntavano frasi di coloro che hanno realizzato "il salto quantico" coscienziale.
Di seguito potete selezionare l'argomento che in questo momento della vostra vita vi stimola e, sul tema prescelto, troverete cosa hanno detto al riguardo Maestri e Saggi antichi e contemporanei. Le voci sono estrapolate dal volume La Superba Avventura, lo scopo di tale operazione è quello di evidenziare più la similitudine dei contenuti dei messaggi, che le differenze espositive dovute ai diversi dogmi, culture, tipi di linguaggio e differenze temporali.
Un cerchio simbolo dell'Unità.
Diverse Vie per una sola Verità
Di seguito un sunto del glossario.
alchimia amore ascesi assoluto coscienza trasmigrazione volontà
alchimia:
Angelus Silesius: Diventa oro il piombo, decade
l'accidentale, Se con Dio e per suo mezzo mi trasformo in Dio. - Il metallo
son io, crogiolo e fuoco lo Spirito, il Messia la tintura che corpo e anima
trasfigura. - Non appena son fuso dal fuoco di Dio Subito Dio m'imprime il suo
proprio essere. - Compie lo Spirito la fusione, il Padre la consumazione, Il
figlio è la tintura che fa l'oro e lo trasfigura.
Gurfjieff: Tutta l'alchimia non è nient'altro che una descrizione allegorica del laboratorio umano e
del suo lavoro di trasformazione dei metalli vili (sostanze grezze) in metalli
preziosi (sostanze fini) Con l'aituo del pensiero, vediamo un aspetto delle
cose e degli avvenimenti, con l'aiuto delle emozioni un altro aspetto, con l'aiuto
delle sensazioni un terzo aspetto. La conoscenza più completa che ci
è possibile avere. di un dato soggetto, può essere ottenuta soltanto
se lo esaminiamo simultaneamente attraverso i nostri pensieri, i nostri sentimenti
e le nostre sensazioni.
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amore:
Rumi: L'uomo sente una incompiutezza, prova un desiderio e si sforza di
realizzarlo rincorrendo le sue ambizioni e dedicandosi a varie imprese. Ma è
soltanto nell'Amore che può realizzare se stesso. Non deve però
usarlo con imprudenza poichè il fuoco che riscalda può anche bruciare.
Ken Wilber: Iniziamo a trattare tutti gli oggetti dell'ambiente come se fossero il nostro proprio sè. Infatti, un atteggiamento del genere rappresenta l'intuizione che il mondo in realtà è il nostro corpo e come tale deve essere trattato. E' da questa intuizione transpersonale che ha origine la compassione universale così enfatizzata dai mistici. Si tratta di un ordine di compassione o amore, rispetto a quello che si riscontra a livello della persona, dell'ego, o del centauro. Al livello transpersonale iniziamo a dare agli altri non perchè essi ci amano, ci danno conferme, ci riflettono, o rassicurano le nostre illusoni, ma perdchè sono noi. L'insegnamento di Cristo non dice "Ama il prossimo tuo come ami te stesso" ma, "Ama il prossimo tuo come te stesso". E non soltanto il tuo prossimo, ma tutto il tuo ambiente. Inizi a badare a ciò che ti circonda proprio come faresti per le tue braccia o le tue gambe. A questo livello, ricorda, il tuo rapporto con l'ambiente è esattamente uguale al rapporto con il tuo stesso organismo.
S. Francesco: Oh Signore, fà che
io possa consolare più che essere consolato; amare più che essere
amato; Comprendere più che essere compreso; perchè è nel
dare che si riceve; è nel dimenticare se stessi che si trova; è
nel perdonare che si è perdonati; è nel morire che si trova la
vita eterna.
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ascesi:
Roberto Assagioli: Se compiamo
un'azione, sia pure la più umile, la più materiale, con animo
scevro da qualsiasi attaccamento personale, se la offriamo come puro atto di
amore al servizio d Dio e degli uomini, noi compiamo un'atto spirituale. Questo
è il prezioso compenso, il grande confronto di tutti coloro che, assetati
di raccoglimento e di pace, sono obbligati dalle dure esigenze della vita pratica,
dagli imprescindibili doveri sociali e familiari, a condurre una vita di assiduo
e faticoso lavoro. Qunado essi scoprono che col loro atteggiamento interno possono
infondere in ogni atto un significato spirituale, che ogni circostanza della
vita può essere usata come occasione di esercitare le interne virtù,
insomma, che ogni gesto può divenire un rito, la loro vita si trasfigura
e da meschina, arida e incresciosa diviene, come per prodigio, ricca, feconda
e gioiosa. (...) Questo ideale è particolarmente adatto alla vita moderna,
poichè esso non impone limitazioni alle nostre necessarie attività
estrene, non ci obbliga ad abbandonare alcun compito, a trascurare nessun dovere.
La trasformazione è tuttta interiore.
Sceicco Abdul Muhi: Vai,
amico mio, persegui il tuo scopo cercando di discernere il vero dal falso e
aggrappati a ciò che è sopravvissuto ai secoli riemergendo sempre
intatto e moderno. Non è un credo da venerare, bensì un cammino
positivo di azione e di reazione. Questo cammino esiste ovunque e in ogni epoca,
ma si cela a chi non è pronto, a chi ama solo gli effetti sensazionali
e a chi è debole con se stesso. E' un cammino duro che esige inpegno
totale e discliplina assoluta. La sua ricompensa è l'estinzione dell'io.
ritorna sù
assoluto:
Yen Fu: Il
Tao è promordiale, è l'Assoluto. Nella sua discesa genera l'uno.
Quando l'uno è generato, il Tao diviene relativo e con ciò ha
inizio l'esistenza del due. Quando due cose vengono confrontate, si ha il loro
contrario, ed ecco che si genera il tre.
Eckhart: Preghiamo dunque Iddio che ci affranchi da Dio! Perchè l'essere che non è, è al di là di Dio ed è al di là di ogni differerenziazione.
Angelus Silesius: 5.Non
so quel che sono, non sono quel che so: Creatura e non creatura, un punto e
un cerchio. - 43 Amo una cosa sola e cosa sia non so; E per questo l'ho scelta,
perchè non la so. - 44. Finchè ami qualcosa, uomo, non ami nulla;
Dio non è questo o quello, perciò lascia il qualcosa.
coscienza:
Rajneesh: Se
raccogli l'acqua del mare nel palmo delle mani e l'asaggi in ogni goccia d'acqua
marina è contenuta la dinamica di tutto il mare. Basta capire una goccia
d'acqua marina per capire tutti i mari, presenti, passati, futuri; ogni goccia
è un oceano in miniatura! Analogamente tu sei il Tutto in miniatura!
Per l'uomo saggio e realizzato c'è solamente un'unica oceanica coscienza!
Gesù era uno di questi saggi, perciò non disdegnava di frequentare
prostitute, criminali e povera gente: per Lui tutti formavano un'unica oceanica
Coscienza!
Krishnamurti: Quando
l'uomo diventa consapevole del movimento della propria coscienza, ecco che vede
la divisione fra il pensante e il pensiero, l'osservato e l'osservatore, lo
sperimentatore e l'esperienza. Egli scopre che tale divisione è un'illusione.
Soltanto a questo punto si ha la pura osservazione che è visione profonda
senza nessuna ombra del passato. La visione al di fuori del tempo provoca una
trasformazione intima e radicale entro la mente.
ritorna
sù
Krishnamurti: Noi conosciamo la vita e noi conosciamo la morte, noi conosciamo la vita che stiamo vivendo: una vita di conflitto, di lotta, di dubbi, di tormenti, senza amore, senza bellezza; e poi c'è questa cosa che noi chiamiamo "la morte"; un improvviso arresto! L'uomo ha inventato differenti teorie riguardo la Vita dopo la morte. Tutta l'Asia crede nella reincarnazione. Quest'idea non è altro che una speranza perchè se questo "credo" facesse veramente parte della vostra vita, voi vivreste oggi, subito, in una rettitudine perfetta; le vostre azioni e i vostri pensieri sarebbero virtuosi, benevoli, generosi, affettuosi, perchè se voi non aveste tutte queste qualità, voi dovreste pagare nella vita futura. E' questo che la reincarnazione ci insegna, ma poi, in fondo, voi non ci credete. Non ha alcuna importanza sapere se c'è o non c'è un'altra vita, quello che ha importanza totale è il presente; è il sapere che si può cambiare il nostro modo attuale di vivere.
Ramana Maharsi: Le religioni sottolineano l'importanza dello stato mentale in cui una persona muore, e dei suoi ultimi pensieri in punto di morte. Ma Bhagavan ricordava che è necessario essere ben preparati già da prima; se no, in punta di morte, sorgeranno tendenze indesiderabili, troppo potenti per essere controllate. Nell'ottavo capitolo della Bhagavad Gita si dice che la successiva nascita di una persona è determinata dal suo ultimo pensiero in punta di morte. Ma è necessario sperimentare la Realtà ora, in questa vita, per poterla sperimentare in punta di morte. Considerate se questo preciso istante sia differente dall'ultimo della morte, e cercate di essere nello stato desiderato.
Vivekaananda: Nel profondo del nostro cuore tutti noi conosciamo le nostre debolezze; senonchè secondo il Vedanta il ricordarcene continuamente non ci aiuta a guarirne. E' la forza che dobbiamo acquistare, e la forza non viene dal pensare continuamente alle debolezze, nè dall'avvilirci a causa di esse; il rimedio è solo quello di pensare alla forza.
Vivekananda: La rete delle parole è una grande foresta, è la causa cioè di vagabondaggi senza mèta della mente. I vari modi di legare le parole, i vari modi di parlare un bel linguaggio, i vari modi di spiegare la dizione delle scritture servono solo alle dispute e al compiacimento degli eruditi, non portano allo sviluppo della percezione spirituale. Coloro che usano qusti sistemi per impartire agli altri l'insegnamento della religione sono solo desiderosi di far pompa del loro sapere, affinchè il mondo li esalti come grandi sapienti.
Raphael: Il Silenzio è eterno linguaggio che può indurci a comprenderci... Silenzio è eloquenza muta, è svelamento del Reale... Il Silenzio è la forma più possente di cmunicazione....
Thomas Merton: Credo che la vita non è un'avventura da vivere secondo le mode correnti, ma un impegno a realizzare il progetto che Dio ha su ognuno di noi: un progetto di amore che trasforma la nostra esistenza. Credo che la più grande gioia di un uomo è incontrare Gesù Cristo, Dio fatto carne. In lui ogni cosa - miserie, peccati, storia, speranza - assume nuova dimensione e significato. Credo che ogni uomo possa rinascere a una vita genuina e dignitosa in qualunque momento della sua esistenza. Compiendo sino in fondo la volontà di Dio può non solo rendesi libero ma anche sconfiggere il male.
Lao Tze: Con lo studio ogni giorno si acquisisce, con il Tao ogni giorno si perde, si perde sempre più fino a quando si perviene al non dire.
Ramakrishna: E' nato invano chi, avendo conseguito una nascita umana, invero molto difficile da ottenere, non cerca di realizzare il Divino in questa stessa vita.
Vivekananda: Il segreto della religione risiede nella pratica e non nella teoria. Essere buoni e fare il bene, ecco la sintesi della religione.
Raphael: La Via dell'immortalità non è fatta di dubbi, di rinvii, di autocommiserazione e di paure. La "Via del Fuoco" è fatta per chi osa osare e lasciare i pregiudizi inerenti al'uomo. Non dubitare! Il dubbio è dell'io non del Sè. Lo Yoga ch epoggia su aspetti psicofisici viene superato dall'Advaita: non c'è yoga più alto della Comprensione (prendere con sè).
Upanishad: Forse tu hai sete di "occulti poteri" ma solo per espandere l'io, il che significa, tradotto nel linguaggio dei Saggi, che ti stai portando verso ulteriori e più grandi conflitti e illusioni.
S. Agostino: La mente, giudicando delle cose visibili, conosce di essere superiore alle cose visibili. Ma quando, a causa dei propri pregressi e regressi, conosce di essere mutevoole scopre al di sopra di Sè la Verità immutabile.
Lao Tze: Senza uscire di casa si può conoscere il mondo. Senza affacciarsi alla finestra si possono apprendere le vie del Cielo. Più si va lontano e meno si conosce. Per questo il Saggio pur non camminando arriva, pur non guardando conosce i nomi (delle cose) pur non agendo agisce.
Renè Guenon: Quanto alla psicologia occidentale essa riguarda un restrittissima parte dell'individualità umana, quella per cui il "mentale" e in relazione immediata con la modalità europea, e per gli stessi metodi che essa usa è incapace di oltrepassare questi limiti.
Rumi: Tu e io, senza tu e senza io, camminando insieme assaporando...
Shankaracharya: Non vi è altro mezzo per ottenere la liberazione completa e finale che la Conoscenza; solo questa scioglie i vincoli delle passioni. Senza la Conoscenza, la beatitudine non può essere ottentuta.
Satprem: 1 molecola di DNA è composta di 10 miliari di atomi. Ci sono un milione di miliardi di miliardi d'atomi ogni 20 centimetri cubi di materia. 20 specie di aminoacidi diversi; 5 specie di nucleociti diversi, e in 1 centimetro cubo ci sono più elettroni ch estelle nell'universo.
Giovani, 3 Nicodemo: In verità, ti dico, se uno non nasce di nuovo non può vedere il Regno di Dio.
Vivekananda: Il cristiano non deve diventare induista o buddista, né un induista o un buddista deve diventare cristiano; ognuno di essi dovrebbe assimilare lo spirito degli altri ma allo stesso tempo conservare la propria individualità e crescere secondo la propria legge di sviluppo.
Proverbio Pali: Ciò ch eè, è già satto, e ciò che è già stato amore sarà.
Thomas Merton: Il segreto della pace interiore è il distacco. Non potrai mai trovare la perfetta pace interiore e il raccogliemnto se non ti staccherai anche dal desiderio di pace e di raccogliemneto. Non potrai mai pregare perfettamente secnon ti staccherari dai piaceri della preghiera.
Nisargadatta: Per essere la Verità devi capire quello che non è la verità è la cosa sola che tu possa comprendere.
Vivekananda: Tutte le nazioni hanno conseguito la grandezza attraverso il giusto rispetto verso la donna. Quel paese e quella nazione che non rispettano la donna non sono mai diventati grandi né lo saranno mai in futuro… con cinquecento uomini si potrebbe conquistare l'India in cinquant'anni; con lo stesso numero di donne in non più di poche settimane.
Sarada Devi: Sotto la spinta di una forte emozione molti sanno compiere grandi cose; ma la vera natura di un uomo si conosce dal modo in cui svolge il suo modesto compito giornaliero. La sofferenza è davvero un dono di Dio. Credo che sia un simbolo della Sua compassione.
S. Paolo ai Corinzi 3: Non sapete che voi siete il tempio di Dio e che lo spirito di Di abita in voi? Se uno guasta il tempio di Dio, Iddio guasterà lui; poichè il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi, nessuno s'inganni. Se qualcuno fra voi s'immagina dì esser savio in questo secolo, diventi pazzo affinchè diventi savio; perchè la sapienza di questo mondo è pazzia verso Dio.
Anonimo: Conoscere è più di essere. Agire è meno di Conoscere. Il Conoscente è Brahman. Il Conosciuto è Brahaman. Il Jiva-Atma attuando la Conoscenza si identifica a Brahman e i tre sono ancora Uno.
Raphael: Lo yoga è Unità eppure occorre incominciare con una divisione (che poi è destinata a scomparire) fra l'io e il Sè. E' una divisione da praticare realmene e rigorosamente se si vuol vedere la strada su cui si cammina: i nostri problemi, le nostre sofferenze, i nostri mali appartengono tutti indistintamente all'io. Il Sè non ha nessun problema, nessuna sofferenza, nessuna malattia. Noi parliamo ovviamente dei nostri vizi, ma anche delle nostre virtù, allo stato energetico attuale, sono tutte indistintamente dell'io. Il Sè non ha virtù in questo senso. La nostra sete di ricerca di conoscenza, di pace, di compiutezza e di qualsiasi altro stato, è sempre indistintamente tutta dell'io. Il Sè non ha sete e non ha fame. E' compiutezza, è pace, è conoscenza. Se il dubbio ci afferra, se brancoliamo nell'ignoranza, se l'io ci sopraffà rapportiamoci per un momento a questa discriminazione integrale quanto basta per cambiare la nostra prospettiva del momento e permetterci di attendere serenamente, senza ansie e paure, il momento in cui potremo comprendere.
Taoismo: Il discepolo al Maestro cieco
- D: Maestro come fai a vedere la strada essendo cieco? M: Ragazzo ricordati che il buio degli occhi non ha nulla a che fare con il buio dello Spirito, e i saggi dicono: i bei colori allietano la vista, i bei suoni allietano l'udiro, i bei suoni allietano l'udito, i bei sentimenti allietano l'anima; e quindi il saggio sarà guidato da ciò che sente e non da ciò che vede. Quando i nostri sensi sono oscuri e confusi solo il nostro Spirito sarà a guidarci. D. Sono turbato, ma non so se è giusto aiutare gli altri e ne soffro. M: E vorresti una risposta? D:Si. M: I saggi dicono gli altri sono gli altri ma i ho il dovere di conoscere me stesso, se se vuoi fare devi sapere cosa fare, se vuoi dire devi sapere cosa dire, e in quel momento. Se alla fine avrai compreso ciò, sentirai che potrai cominciare ad agire.
M. Quoist: L'altro è un fratello per mezzo del quale Dio ci parla, per mezzo del quale Di ci aiuta e ci consola, Dio ci ama e ci salva. L'altro - ogni altro - è un fratello da amare. Egli è in cammino con noi verso la casa del Padre. L'altro è Gesù.
Vivekananda: Vogliamo condurre l'umanità in un luogo ove non ci sono i Veda né la Bibbia né il Corano, ma per poterlo fare occorre armonizzare i Veda e la Bibbia e il Corano. Si deve insegnare all'umanità che le religioni non dono altro che le diverse espressioni dell'unica Religione, che è Unità, affinché ognuno possa scegliere il sentiero che più gli si addice.
Raphael: Il samadhi è un stato di essere, un'sperimentazione diretta, un apprendimento che esula dall'immaginazione mentale dalla stessa intuizione intellettiva e da ogni forma di speculazione induttiva, deduttiva o sintetica. Il samadhi non è la trance ipnotica, non è un potere paranormale, non è quindi la telepatia o sensività medianica, non è un fenmeno riconducibile allo stato individuato empirico.
Enneadi VI, 9, IV ibid: Ma la Via ci è preclusa sopratutto perchè l'intelligenza di Lui non si ottiene nè sulla via della scienza nè su quella del pensiero, come per i restanti oggetti dello Spirito, ma solo per via di una presenza che vale ben più della Scienza.
Tao: Una cosa misteriosamete formata nata prima del cielo e prima delal terra, nel silenzio e nel nulla. Solitaria ed Eterna, sempre presente e immortale può darsi che Lei sia la madre di tutte le cose. Io non conosco il suo nome forse è Tao. Non avendo un aggettivo migliore noi diremo che è grande, non avendo unnome migliore noi lo chiamiamo Tao.
Nicettore: Se si trova il tempo per sedersi tranquilli, per trovare il tempo per pensare al senza tempo, il nostro tempo sparisce e diventa "silenzio"; il grande silenzio senza tempo: l'Eterno presente.
Roseto: Prima si è ciechi e non sappiamo di esserlo. Quando si comincia a vedere si può scoprire di essere zoppi... (...) Perciò l'io come del resto il mondo, allo stesso tempo è e non è: ossia è in quanto riflesso di coscieza atmica, e non è in quanto prinipio autonomo di esistenza.
Raul Follereau: Insegnaci, Signore, a non amare noi stessi, a non amare soltanto quelli che amiamo già. Insegnaci a pensare agli altri, ad amare in primo luogo quelli che nessuno ama. Signore, donaci di soffrire dela sofferenza degli altri. Concedi la grazia di capire che ad ogni istante, mentre noi viviamo una vita felice e beata, milioni di uomini e donne muoiono di fame senza aver meritato di morir di fame, muoiono di freddo senza aver meritato di morir di freddo. Signore, abbi pietà di tutti i poveri del mondo.
Raphael: Non lasciare che la mente dimori in nessun luogo e su nessuna cosa! Questa è la radice della vita. (...) A chi percorre la via del ritorno, ogni evento si presenta al momento opportuno. Il discepolo non deve preoccuparsi di niente, se non di maturare la comprensione.
S. Paolo, 15 Romani: Or che siam forti dobbiamo sopportare le deblezze dè deboli, e non compiacere a noi stessi.
Nisargadatta: Il mondo è come un foglio di carta su cui è battuto a macchina qualcosa. La lettura e il significato varieranno con il lettore, ma la carta è il fattore comune, sempre presente, raramente percepito.
Krishnamurti: In un mondo avido, vivere libero da ogni avidità richiede profonda comprensione; vivere con semplicità acquistandosi un giusto tenore di vita in un mondo organizzato sulla aggressione e l'espansione economica, è possibile solo per coloro che hanno scoperto la propria ricchezza interiore! Coloro che desiderano veramente comprendere, che si sforzano di trovare ciò che è Eterno, quelli cammineranno insieme… essi si concentreranno essi diverranno la “fiamma” perché essi avranno capito. Sarada Devi: Non si dovrebbe ferire nessuno, nemmeno con le parole. Non si deve dire nemmeno una verità spiacevole, se non è necessario. Con l'indulgere nell'uso di parole sgarbate si diventa sgarbati. La propria sensibilità va persa e non si ha il controllo della parola. J.E. Charon: In altri termini, esiste una realtà profonda presente ovunque nell'Universo, in grado di far nascere il pensiero nello spazio, nello stesso senso in cui l'elettrone è in grado di far nascere attorno a sé un campo elettrico nello spazio. Il pensiero è presente dovunque, nel minerale, nel vegetale e nell'animale nello stesso modo che nell'uomo. E' esso che traspare dietro il comportamento degli organismi viventi, anche se si tratta semplicemente di batteri. San Paolo, Romani, 14: Tu la convinzione che hai serbala per te davanti a Dio. Beato colui che non condanna se stesso in quello che approva. Ma colui che sta un dubbio, se mangia è condannato, perché non mangia con convinzione; e tutto quello che non vien da convinzione è peccato. R. Ruyer: L'universo è come un palazzo a molti piani nel quale gli abitanti si conoscono bene tra loro sullo stesso pianerottolo, ma si conoscono male tra un piano e l'altro. Sarada Devi: Sotto la spinta di una forte emozione molti sanno compiere grandi cose; ma la vera natura di un uomo si conosce dal modo in cui svolge il suo modesto compito giornaliero. La sofferenza è davvero un dono di Dio. Credo che sia un simbolo della Sua compassione. Nisargadatta: L'essenza della santità è una totale accettazione del presente, un armonioso adattarsi a ciò che accade. Il santo non vuole che le cose siano diverse da come sono, sa che, tutto considerato, sono inevitabili. E' amico dell'inevitabile e perciò non soffre. Percepisce il dolore, ma non è sconvolto. Semmai fa il possibile per ristabilire l'equilibrio perduto, o lascia che le cose abbiano il loro corso. Satprem: Le cause del presente sono nel passato, le premesse del futuro sono nel presente. Raphael: Non badare a quello che dicono gli altri, il mondo dell'io deve pur dire qualcosa; ma ormai, esso non fa più per te, non costituisce più il cibo del tuo essere. Che cosa sono il conflitto e la sofferenza umana? Come dovrebbe vivere l'uomo per essere armonico con se stesso, con i suoi simili e la stessa natura? Rispondere a queste domande significa risolvere il problema dell'individuo, significa fare della filosofia di vita; commensurarsi nell'esperienza pratica con tale filosofia significa Realizzarsi. Krishnamurti: Ai giorni nostri si dubita di ogni cosa e il dubbio è benefico solo se lo si esercita con discernimento. Dubitare con intelligenza equivale a indagare, dubitare per principio è smarrirsi nell'insignificanza. Meyrink: L'unico discorso da cui puoi veramente apprendere è quello di te stesso con te stesso. Ciò che un uomo può dirti è troppo e ad un tempo troppo poco. Esso giunge talvolta troppo presto, tal'altra troppo tardi, in ogni caso in un periodo in cui l'anima dorme, … dovrebbe giungere invece come il completamento naturale di un processo mentale comune. San Paolo, Romani,8: Poiché quelli che son secondo la carne, hanno l'animo alle cose della carne, ma quelli che son secondo lo Spirito, hanno l'animo alle cose dello Spirito. Perché ciò a cui la carne ha l'animo è morte, ma ciò a cui lo Spirito ha l'animo, è vita e pace. Raphael: L'uomo si adagia non sulla realtà in sé (corda), ma sull'immagine di quella realtà (il serpente) che il suo mentale proietta. Da qui la necessità di modificare di continuo la sua interpretazione del mondo. Possiamo riscontrarlo nei concetti di Dio e Materia. Tali concetti, lungo il tempo, hanno subito diverse interpretazioni o modificazioni concettuali. Nisargadatta: Il tempo è la morte chi attende, muore. La vita è solo adesso. Il passato e il futuro appartengono alla mente. Ogni paragone va bene. Il punto da cogliere è che tu hai proiettato su di te un mondo uscito dalla tua immaginazione, basato sui ricordi, desideri e paure e te ne sei fatto prigioniero. Rompi l'incantesimo e sii libero. Convinciti che qualsiasi cosa pensi di essere, non è che uno sciame di venti; che mentre tutto accade, va e viene, tu solo sei immutabile in mezzo al mutante, auto-evidente in mezzo al dedotto. Separa l'osservato dall'osservatore e abbandona le false identificazioni. Raphael: A chi percorre la via del ritorno, ogni evento si presenta al momento opportuno. Il discepolo non deve preoccuparsi di niente, se non di maturare la comprensione. Vivekananda: Non vale dire che l'uomo il quale vive fuori dal mondo è più grande di quello che vive nel mondo; è molto più difficile vivere nel mondo e adorare Dio che rinunciare al mondo e vivere una vita libera e serena. Hesse: La felicità è qualcosa che solo l'anima può percepire, non l'intelligenza, né lo stomaco, né la testa o il portafoglio. Merton: Il segreto della pace interiore è il distacco. Non potrai mai trovare la perfetta pace interiore e il raccoglimento se non ti staccherai anche dal desiderio di pace e di raccoglimento. Non potrai mai pregare perfettamente se non ti staccherai dai piaceri della preghiera. D: Chi potrà mai pervenire a questo tipo di Realizzazione così rarefatta? Raphael: Senza dubbio l'Advaita non è per le masse, non perché è predestinato ad una minoranza privilegiata, ma perché sono pochi quelli che vogliono veramente morire a se stessi. I più cercano acquisizioni mondane, intellettive, psichiche e spirituali. Inoltre, la sua sadhana, poggiando sulla comprensione dell'unico Essere e della Costante assoluta, non trova rispondenza nella mente dell'uomo comune abituata ad essere pigra e non indagatrice. Raphael: Là dove c'è attaccamento alla forma-corpo, qualunque essa sia, c'è altresì sofferenza. L'attaccamento porta in sé il seme deal sofferenza. Esso consiste nell'assimilazione con l'oggetto, e l'assimilazione coincide con il possesso. L'essere attaccati ad una forma, propria o di altri, implica desiderare quella forma, e il perderla significa frustrare il desiderio di possesso. Vivekananda: E' il pensiero che agisce come forza motrice in noi. Riempitevi la mente di pensieri elevati, ascoltateli costantemente ogni giorno e sempre. Non preoccupatevi quando cadete e fallite: ciò è naturale e costituisce l'incentivo della vita. Non doletevi delle lotte nè degli errori. Perseverate mille volte nell'ideae e se cadete mille volte, tentate ancora una volta di nuovo. L'ideale dell'uomo è di vedere Dio in tutte le cose; ma se non potete vederLo in tutto, vedeteLo almeno in una cosa, quella che amate di più, e poi vedeteLo in un'altra e proseguite per questa strada; davanti all'anima si estende una vita infinita; col tempo raggiungerete il vostro fine. Raphael: Se pensi che la volontà sia autoaffermazione sei ancora nell'avidya… Ad atti reattivi rispondi con il magico lampeggiare di mansueta nota. Cavaliere è colui che ha domato il proprio cavallo… Capire è una cosa, comprendere è un'altra, realizzare è ancora un'altra cosa. I molti capiscono e discettano Sarada Devi: Se vuoi la pace non guardare i difetti degli altri, guarda piuttosto i tuoi difetti. Impara a considerare il mondo come tuo. Niente e nessuno è straniero, figlio mio, il mondo intero ti appartiene. Raphael: Che cosa sono i grandi movimenti popolari del nostro tempo? Tentativi per impossessarsi del denaro o delle proprietà altrui e proteggere la propria. La mente è usata per escogitare “ismi” atti a nascondere i veri motivi che ci muovono ad ottenere maggiore guadagno. (…) E' inevitabile che il mondo che ci circonda rappresenta un grosso ostacolo alla nostra sadhana . A volte , ci impedisce persino di farci adempiere il nostro dharma di discepoli. Krishnamurti: Quando il tuo corpo desidera qualche cosa, sosta e rifletti se tu veramente desideri quella cosa. Non confondere i tuoi corpi con te stesso né il corpo fisico, né l'astrale, né il mentale. Ognuno di essi pretenderà di essere il Sé allo scopo di ottenere quanto desidera. Ma tu devi conoscerli tutti e conoscere te stesso quale loro padrone. (…) Le tue simpatie e antipatie, i tuoi piaceri e dispiaceri, le speranze i timori, le idee e i principi, si basano tutti su ricordi. N. Tommaseo: La parola è come l'oro: conviene sapere il tempo di risparmiarla e di spenderla. Seneca : Le parole sono l'immagine dell'uomo. Quale uomo tali parole. Ramakrishna: Ogni religione è vera. Dio può essere raggiunto da ogni religione. I fiumi scorrono in direzioni diverse ma si riversano tutti nel mar essi sono un'unità. Un uomo veramente religioso dovrebbe pensare che anche le altre religioni sono sentieri che conducono alla verità. Dovremmo sempre mantenere un atteggiamento di rispetto verso le altre religioni. Wei Wu Wei: Perché sei infelice? Perché il 99,9% di tutto ciò che pensi, e di tutto ciò che fai è per te stesso, e questo non esiste. Krishnamurti: Non vi è nulla di sbagliato nel ricordare il passato, poiché è essenziale a questo mondo. E' invece problematico il fatto che identifichiamo questi ricordi come se esistessero esternamente o separatamente dal momento attuale; e cioè come se rappresentassero una conoscenza di un reale passato eterno. Raphael: Tu hai la possibilità e la libertà di pensare, nell'ambito ovviamente della tua natura, tutto ciò che vuoi; ora fai attenzione: tu puoi pensare e rimanere libero dal passato; oppure puoi pensare e fonderti con il tuo oggetto pensativo fino ad un certo punto. Tale da considerarti più soggetto pensante ma oggetto pensato. (…) Il mondo che hai di fronte è il mondo dell'io, ma la tua Realtà non è di questo mondo. Vivekananda: Accettazione fraterna, non tolleranza, perché quest'ultima ha troppo il sapore della degnazione del superiore verso l'inferiore; come a dire: so che sei in errore, ma io, nella mia generosità, sono disposto a lasciarti vivere egualmente. Non è questa una bestemmia l'arrogarci noi il diritto alla vita e alla pace altrui?